Articolo apparso sulla pagina Historia universal para no dormir
Traduzione di Alice Croce Ortega
Ormai 22 anni fa, Hollywood ha portato questo personaggio e le sue macchinazioni sul grande schermo con il pluripremiato “Il Gladiatore”: in questo film, Commodo è rappresentato come uno psicopatico politicamente ambizioso che uccide il proprio padre in un impeto di rabbia. Ed è continuamente raffigurato come un sovrano sadico e instabile, che ordina esecuzioni brutali, minaccia la vita del suo giovane nipote e alimenta persino sentimenti incestuosi nei confronti della sorella. Ma il personaggio storico era davvero così pessimo come ci appare il “cattivo” immortalato nel film? In realtà, potrebbe essere stato anche peggio.
È il II secolo d.C., e l’Impero Romano ha prosperato alla guida di un susseguirsi di eccellenti leader (e di qualche folle) per più di 150 anni. Ma alla morte dell’imperatore Marco Aurelio è suo figlio, Commodo, ad assumere il potere…
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