Il “problema di Delo”, cioè la duplicazione del cubo

N V S Q V A M I A

Testimonianze sul ruolo di Platone nella soluzione di uno dei tre “problemi impossibili” dell’antichità

La riga e il compasso con i quali tracciamo le figure fondamentali della geometria, le linee rette e i cerchi, erano per i matematici greci gli unici strumenti ammessi, perché una costruzione geometrica potesse definirsi “valida”: con l’avvertenza inoltre – e non è cosa di poco conto – che la riga non sia graduata. Per esempio, con la riga e il compasso possiamo costruire la perpendicolare a una retta, dividere un segmento in un numero qualsiasi di parti uguali, possiamo costruire un quadrato, un triangolo isoscele, un esagono ecc. Ovviamente i Greci conoscevano altri strumenti, utili per la risoluzione di problemi pratici. Ma la geometria non era una disciplina pratica, per i Greci, era un’arte che non tollerava contaminazioni “meccaniche”. Osserviamo inoltre che al tempo dei Greci parecchi problemi che oggi risolviamo con metodo algebrico erano…

View original post 5.390 altre parole

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...