Lodare Dio, per meditarne il mistero. (#Dante, Paradiso, canto VII, vv. 1-3)

leonardolugaresi

Leggere il canto VII è come adorare il Santissimo. Si entra in chiesa, con la testa piena delle sciocchezze e del rumore di cui sono fatte le nostre giornate, ci si inginocchia davanti al Mistero e poi ci vuol tempo, silenzio e pazienza perché la mente e il cuore si liberino dell’ingombro dell’io ipertrofico che un po’ tutti ci opprime. E non è detto che succeda. Fortuna che almeno il corpo sta lì, almeno quello è relativamente facile comandarlo (come dice Eb 10, 5: «un corpo invece mi hai preparato». Che dono prezioso è averlo); perché lo spirito invece scappa da tutte le parti. Tutto, pur di non stare lì, davanti alla Presenza. Con pazienza e umiltà bisogna lasciare che torni a casa, e aspettare finché non accada che l’ostinato silenzio del Santissimo Sacramento ci parli. Magari non succede, come ho detto, e la nostra adorazione consisterà allora soltanto nel…

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[RECENSIONE] I labirinti di Notre-Dame di Barbara Frale

NARRARE DI STORIA

Anno del Signore 1300. Padre Baldrico de Courtenay, abate del ricco monastero di Saint-Germain a Parigi, viene trovato morto sul sagrato di Notre-Dame: l’assassino ha lasciato sul corpo orribili mutilazioni e una scritta il cui senso è indecifrabile. A Roma, intanto, ignoti aggressori pugnalano a morte padre Angelerio da Ferentino, per impedirgli di consegnare a Bonifacio VIII una reliquia dal valore inestimabile. Mentre il vescovo di Parigi, Simone Matifort, indaga per capire chi abbia ucciso l’abate di Saint- Germain, Crescenzio Caetani, baccelliere di medicina e nipote di Bonifacio VIII, ipotizza che la reliquia sottratta a padre Angelerio sia finita a Parigi, nelle mani del re di Francia.
C’è dunque Filippo il Bello dietro la morte del frate francescano? E perché qualcuno ha massacrato l’abate di Saint-Germain, lasciando inoltre sul corpo un misterioso messaggio? Arnaldo da Villanova, medico del papa ed esperto di dottrine esoteriche, non ha dubbi: la reliquia rubata…

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Il “problema di Delo”, cioè la duplicazione del cubo

N V S Q V A M I A

Testimonianze sul ruolo di Platone nella soluzione di uno dei tre “problemi impossibili” dell’antichità

La riga e il compasso con i quali tracciamo le figure fondamentali della geometria, le linee rette e i cerchi, erano per i matematici greci gli unici strumenti ammessi, perché una costruzione geometrica potesse definirsi “valida”: con l’avvertenza inoltre – e non è cosa di poco conto – che la riga non sia graduata. Per esempio, con la riga e il compasso possiamo costruire la perpendicolare a una retta, dividere un segmento in un numero qualsiasi di parti uguali, possiamo costruire un quadrato, un triangolo isoscele, un esagono ecc. Ovviamente i Greci conoscevano altri strumenti, utili per la risoluzione di problemi pratici. Ma la geometria non era una disciplina pratica, per i Greci, era un’arte che non tollerava contaminazioni “meccaniche”. Osserviamo inoltre che al tempo dei Greci parecchi problemi che oggi risolviamo con metodo algebrico erano…

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Conflitto Usa Russia

Roma Sera Giornale

Biden

visto da chi vivein Russia.

Ancora un articolo di Marinella Mondaini, scrittrice, giornalista, traduttrice, che vive e lavora a Mosca.

La ringraziamo per la sua attenzione e fornirci una visione diversa da quella che viene data in Italia .

Cosa avviene effettivamente è difficile dirlo stando a “qualche decina di migliaia di Kilometri”, per cui ci affidiamo a colleghi, che vivono in quelle aree.

Lasciamo così spazio a Marinella..

Riguardo la spaventosa campagna di disinformazione, di cui si sono fatti portavoce anche i maggiori media italiani, va resa nota la verità sul finto bombardamento di un asilo nido nel Donbass, situato nella zona del Donbass sotto il governo di Kiev, che sarebbe stato eseguito “dai russi e separatisti della rep. di Lugansk”

Riporto la dichiarazione di un corrispondente dal luogo, che smonta la fake news:

Vladimir Orlov: “L’ho trovato questo asilo nido, è situato a Novaja Kondashevkaja …

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Il vero volto del cardinale Agostino Bea, “ecumenista” anche prima del Concilio Vaticano II (Parte Sesta) ~ Bea e l’Assunzione

don Curzio Nitoglia

Il vero volto del cardinale Agostino Bea: “ecumenista” anche prima del Concilio Vaticano II

Bea e l’Assunzione

Il 1° novembre 1950 Pio XII promulgò il Dogma dell’Assunzione di Maria Santissima in anima e corpo in Paradiso.

Nel 1939, appena asceso al Pontificato, papa Pacelli aveva affidato la preparazione della definizione del Dogma dell’Assunzione al Sant’Uffizio.

Tra i numerosi esperti che presero parte ai lavori di preparazione della definizione dogmatica, la Suprema Congregazione aveva chiamato (in qualità d’esegeta) anche il Rettore del Biblico, padre Agostino Bea (Cfr. S. Marotta, Gli anni della pazienza. Bea, l’ecumenismo e il Sant’Uffizio di Pio XII, Bologna, il Mulino, 2019, p. 74).

È interessante leggere quanto dichiarato, non senza una punta d’ironia, dal cardinale Alfredo Ottaviani in un’intervista (ADPJ, Bea, T 2/66) rilasciata al segretario personale di Bea Stjepan Schmidt nel maggio 1976: «Ero Presidente della Commissione [che dirigeva i lavori per la promulgazione del Dogma, ndr]…

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[STORIA] Commodo, discesa nella follia

NARRARE DI STORIA

Articolo apparso sulla pagina Historia universal para no dormir
Traduzione di Alice Croce Ortega


Ormai 22 anni fa, Hollywood ha portato questo personaggio e le sue macchinazioni sul grande schermo con il pluripremiato “Il Gladiatore”: in questo film, Commodo è rappresentato come uno psicopatico politicamente ambizioso che uccide il proprio padre in un impeto di rabbia. Ed è continuamente raffigurato come un sovrano sadico e instabile, che ordina esecuzioni brutali, minaccia la vita del suo giovane nipote e alimenta persino sentimenti incestuosi nei confronti della sorella. Ma il personaggio storico era davvero così pessimo come ci appare il “cattivo” immortalato nel film? In realtà, potrebbe essere stato anche peggio.

È il II secolo d.C., e l’Impero Romano ha prosperato alla guida di un susseguirsi di eccellenti leader (e di qualche folle) per più di 150 anni. Ma alla morte dell’imperatore Marco Aurelio è suo figlio, Commodo, ad assumere il potere…

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Le Apparizioni della Vergine Maria in Ucraina, poco conosciute, ma molto attuali

Oracolo di Cooperatores Veritatis

L’apparizione mariana in Ucraina e la promessa «irrevocabile» di libertà

di Lorenzo Bertocchi – vedi qui

Di fronte ai venti di guerra il Padre e Capo della Chiesa Greco Cattolica Ucraina,Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, ieriha predicato ai fedeli riuniti nella Cattedrale Patriarcale della Resurrezione di Cristo a Kiev. Ha ricordato che quest’anno si celebrerà il 35° anniversario dell’Apparizione di Hrushiv. «Alcuni di voi ricorderanno», ha detto Shevchuk, «che anche nei giorni bui dell’Unione Sovietica,la Madre di Dio venne dal nostro popolo a Hrushev.[…] E oggi chiamiamo questa rivelazione l’annuncio della nostra libertà. Allora la Beata Vergine Maria sembrò rivelarci il piano di Dio per l’Ucraina, che l’impero del male sarebbe crollato. E questa non per opera dell’uomo, ma per opera di Dio».


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